12.12.07

Hai fatto i compiti?

Sono quasi le sette e già fa caldo. Fa caldissimo anzi. La lezione inizia tra una mezz'ora più o meno e la maestra non è ancora arrivata. C'è tutto il tempo. E allora si gioca a calcio nel cortile, partita a due porte anche se una non si vede dov'è. Mio zio si gira e mi dice che anche lui quando andava a scuola giocava a calcio nel cortile prima della lezione di pomeriggio. C'era il rientro. Si entrava in classe per ultimi e tutti sudati, che se non avevi fatto i compiti non c'era più tempo per copiare. Poi la maestra arriva, ci si mette in fila in base all'età e si entra tutti in ordine. Oggi si va scuola. Che fortuna. Buongiorno maestra! Come sta maestra? La palla aspetta fuori, e rimarranno fuori anche i segni della campana sulla terra. Dopo si ricomincia a giocare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono contenta di leggere questi ricordi.. ho in mente lo zio che ride e i bambini con lui, il sole che brucia, i volti segnati dalle rughe, la pelle liscia e scura come l'ebano, il temporale della prima notte, le attese e i ritardi, il cocco, l'ananas, il mango e la papaya, le conchiglie, le cascate, la polvere rossa, la fatica e il bagno dell'ultimo giorno, il pesce e il ruhm, la canna da zucchero e le salite, la paura e la comprensione sul tuo viso, i vestiti bagnati e quelli asciutti, il riso a colazione, la sciarpa di seta, i lemuri e i camaleonti, i profumi dell'ylang-ylang e dei fiorellini a grappoli, la barca rotta in mezzo al mare, il verde delle piante, i secchi d'acqua per lavarsi e le risaie, la gioia di un viaggio vissuto e un'esperienza da conservare.