13.12.07

La fotografia

E' una bella fotografia davvero, non c'è dubbio. Cavolo se è bella. La giro per vedere se dietro c'è scritto qualcosa e si appiccica alle dita. In realtà non so bene se sia una fotografia e chi l'abbia fatta. Non credo sia facile dopo tutte quelle ore di viaggio stretto ma dolcemente abbracciato. Grazie per la comprensione. Però non credo che fosse un sogno, anche se un istante prima stavo dormendo sicuro. E sicuro con il collo ad angolo retto.
E' una bella fotografia in bianco e nero, non c'è dubbio. Ci sono delle mani che si appoggiano stanche e la luce è la stessa di quando apri gli occhi dopo aver dormito poco e stropicci. Quando la luce entra dalla finestra con le tende chiare.
A farci caso si sente ancora il profumo della benzina e del sudore, della frutta e dell'aria che entra dal finestrino. E il profumo di quella mano. Cavolo se è bella. E' la foto di una mano sul collo di una donna con i capelli raccolti, la foto di dita finte d'ebano liscio, e del gesto più naturale del mondo. Salgo dalla punta delle dita affusolate in su fino dove la pelle diventa più crespa e rugosa e seguo la linea che divide il bianco del palmo dal nero. Ferma.
Avrei voluto che non si muovesse, e che fosse rimasta immobile ancora per un po'. Avrei stretto più forte Giulia e detto ancora grazie per tutto quello che accade con lei.

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