Mio zio dice che il caffè stavolta gli piace. E ne prende subito un altro sorso perché è dolce e c'è la canna da zucchero. Il caffè malgascio però, non quello normale, quello normale solo con il latte, freddo e in bicchiere grande. E non tutti i bar lo sanno fare come si deve. Mio zio se ne sta lì seduto e beve di gusto allora, e guarda la valle a scacchi verdi e marroni sotto l'ombra del mango.
Ma chi è questa gente in fondo? E soprattuto perché gli offrono un caffè che non lo conoscono? Sono ospitali e gli stanno dando una lezione, sa solo che è gente simpatica e ci si capisce anche se c'è una lingua che li divide. Lui è contento di stare lì, beve e guarda la valle. Risaie, risaie, risaie. E' uno spettacolo sconfinato. C'è anche il vento che ogni tanto passa e le spighette di riso si muovono con lui finché non se ne va. Io rimarrei. Si va. E' ora di andare, si torna indietro e si fa la stessa strada dell'andata, passando sui bordi di fango delle vasche di riso e salutando la gente nei campi. Il vecchietto dice che è contento di vedere mio zio e allora anche mio zio è contento. Però c'è Jean Claude che è già partito e la strada la sa solo lui. Eravamo a casa sua in fondo.
Ma chi è questa gente in fondo? E soprattuto perché gli offrono un caffè che non lo conoscono? Sono ospitali e gli stanno dando una lezione, sa solo che è gente simpatica e ci si capisce anche se c'è una lingua che li divide. Lui è contento di stare lì, beve e guarda la valle. Risaie, risaie, risaie. E' uno spettacolo sconfinato. C'è anche il vento che ogni tanto passa e le spighette di riso si muovono con lui finché non se ne va. Io rimarrei. Si va. E' ora di andare, si torna indietro e si fa la stessa strada dell'andata, passando sui bordi di fango delle vasche di riso e salutando la gente nei campi. Il vecchietto dice che è contento di vedere mio zio e allora anche mio zio è contento. Però c'è Jean Claude che è già partito e la strada la sa solo lui. Eravamo a casa sua in fondo.

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