Non ti arrabbiare Giulia, anche se non sai mangiare il gelato. Che ti importa. Ieri anch'io ero triste, lui se n'è andato. Un capriccio o un torto non lo so. Però dispiace. Io al papà avevo detto altro, te lo garantisco, ci provo, e invece niente, sono sempre altri che decidono. Difficile rimanere coerenti così, difficile essere in pace con se stessi. Ma che ti importa. A te Giulia non è mai importato se il gelato si scioglie o cade, c'è la maglietta apposta, perché oggi c'è un sole che sembra maggio e sembra che sia maggio davvero. Ho fatto il bagno Giulia, a guardare i piedi sotto il pelo dell'acqua, soli ma belli, a provare a fare il morto. Si sta bene oggi Giulia, leggo e mi addormento piano. Dice che l'uomo è un essere vivente sociale. Però quando mi sveglio non c'è più quasi nessuno. Gelato? Massì.
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