Siamo pochi perché c'è lo sciopero dei trasporti, e la gente sta in stazione ad aspettare e ad arrabbiarsi anche se sapeva. Il professore dice che la lezione di oggi è importante, meglio se sono presenti tutti dice lui, ma chi, allora vada per un ripasso, per fare domande se non si è capito. Quasi quasi, visto che l'ultima volta non c'ero. Il ragazzo che si lava con la candeggina fa domande utili ma anche no. Poi per fortuna si passa ai cambiamenti climatici, professore, stanno avvenendo o no?!, alle evidenze scientifiche sull'uomo che accelera i processi, e alla Fabbrica del NO. E inevitabilmente si finisce sulla riforma, sui difetti dell'università e cosa si potrebbe fare. Quando ho fatto la Pantera io, dice lui, e io me lo immagino con la coda e le orecchie rosa, dopo 4 mesi di occupazione non cambiò poi molto. Questo Falco non è male. E poi la meritocrazia, i concorsi che finiscono senza sorprese perché si sa già tutto, i rapporti con gli altri ricercatori delle altre università europee e del mondo che oggi sono migliori. Quando studiavo io dice lui, l'università era migliore. Siamo indietro e una riforma serve. La riforma di oggi però fa schifo e serve un lavoro proriforma, in modo che nascano delle proposte che vengano dall'università e non dalle aziende. 
Volete sapere altro? Quello che si fa la doccia con la candeggina alza la mano e chiede: "Cosa significa la f nella formula del vento termico?" Bravo. Non c'hai capito una mazza allora.
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