27.10.08

La rivoluzione

Il passaparola c'è stato e le telefonate pure. Il numero non è mai importato. Io e il Froc intanto stiamo andando alla rivoluzione. Per le strade c'è l'odore del grande evento e della prima esperienza che ti entrano nelle narici mentre percorri la città in moto, del sudore e delle cene dalle finestre, e tu, compagno semaforo rosso ci fermi alla fine di via Piave?! Non s'è mai visto. E' vero però che serve la benzina per la rivoluzione, bravo, bella immagine, la benzina è il popolo, no, serve la benzina perché siamo a secco e i chili del Froc cominciano a farsi sentire sul retrotreno. Alla pompa non siamo soli, ti vedo che soffri amico mio, ma ti invidio, rimpiango quei rifornimenti in sella alla vespa con in mano la boccetta di acetone prima di scuotere il mezzo. Si riparte. Ancora mi fa male il braccio che quando il Froc sale dietro mi fa da laccio emostatico. Arriviamo all'assemblea e decidiamo se portiviri. Festa, polemica, punti del giorno, polemica, cosa facciamo domani. L'amico che viene dalla Russia, gestisce, rulla e interviene. Mi aveva promesso e ha mantenuto l'impegno. Domani vediamo. Un po' m'intriga tutto ciò.

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