1.9.08

Stintino

Hai visto che mare meraviglioso? Un'acqua così non si vede da nessun'altra parte del globo, davvero mai vista un'acqua così bella e limpida in tutta la mia vita. Altro che Caraibi. Adesso nemmeno più qui veramente. O almeno la signora ha deciso che vale così per me. Scusi signora, me lo fa rivedere un attimo, scusi signora può spostarsi gentilmente? Il suo volto è quello di un mostro che non vuole problemi. Niente, ormai si è messa lì con la sua sdraio e la sua nipotina cellularizzata e lobotomizzata che si ripiega anch'essa prima di andare via con l'ombrellone pure. Cronaca. Prima di arrivare a stendere l'asciugamano ho pestato tre mani e due piedi, un destro e un sinistro per essere precisi e rispettosi della par condicio, rotto una mandibola in più parti che forse era un femore, scusi signora, ma proprio non l'ho fatto apposta, e fatto cadere un paio di vecchiette che sono state schiacciate e sepolte in pochi passaggi di piedi. Adesso aspetto che arrivi il mio numero per fare il bagno, il costume ce l'ho ma non gli occhialini, di sicuro indietro a prenderli non torno. Scusi lei che numero ha? Io dico che io, io il 167. Ah, bene, mi dice che adesso siamo al 4. Ok. Non mi scoraggio sicuro. Io faccio il bagno. E il bagno è davvero qualcosa di unico, e sei mesi di attesa non sono poi così tanti. Poi me ne vado. Levo il mio asciugamano e sotto ce n'è un altro, sono un mago senza cilindro e cappello, un famoso mago di asciugamani. Levo anche quello e ce n'è un altro ancora. Voilà. Due tipi però si stanno arrabbiando e chiedo loro ma da quant'è che siete qui? Eh, fanno loro. E soprattutto. Stai andando via? Io dico di sì. Se volete vi lascio il posto. Veramente ce lo siamo già preso e lo abbiamo già subappaltato. E allora provoco altre fratture e contusioni con piacere. Così, inevitabile, non si sa mai. Peccato, perché se esistesse, il paradiso dovrebbe essere così. Io, lei e questo mare incantevole con il sole a fare da unico spettatore.

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