2.9.08

Ci sono gli sconti ma non vuol dire

Spera di no in cuor suo, io lo so. Spera di aver mal riconosciuto quell'accento. Decisa. La commessa alza lo sguardo e vede la morte che aspetta senza nemmeno l'occasione di una partita a scacchi. Lo standard che non lascia scampo è lì che si erge. Dice adesso arrivo. Sguardo basso per l'ultima volta, un respiro profondo e quel che sarà sarà. Sicuramente colpa del latte che si è rovesciato o della macchina che bloccava il garage. Non è che posso fare un ordine veloce veloce le dico io? No, purtroppo ci sono prima loro. Non sei sicura, perché lo hai detto allora? Mi siedo allora. Senta signorì, volevamo un materasso. Qui è pieno di materassi, lo pensa ma non lo dice. Ce li può far vedere? Perché proprio amme che non sto nemmeno in questo reparto? Lo pensa ma non lo dice. Materassi in fila e descritti. Ma questo è proprio proprio un materasso? Ma è proprio proprio un letto? Ma lei è proprio proprio una commessa? Pausa. Scappa e viene da me. Un po' di aria pura e azzurra. Intanto lei che era con me ride ed è bellissima.

Nessun commento: