4.8.13

SEMPRE QUELLA CANZONE

Chi è? Mio zio. Ti apro. Sali. Sbrigati che dobbiamo finire la ricerca per domani e sei in ritardo. Come al solito. Salgo le scale a due a due come i wafer. Ci sono io che cammino in un corridoio di una vecchia scuola. O forse è una vecchia lavanderia cinese. C'è il sole che entra dalle finestre impolverate. Ci sono io che rallento ogni volta che passo davanti alla porta della sua camera. Per vedere che cosa fa, come è vestita, per vedere quel vestito a fiori rosso. E chiudo gli occhi e mi fermo e annuso il suo profumo di donna che esce ogni volta che passo davanti alla porta della sua camera. Lei era più grande di me. Lei era troppo più grande di me. C'ero io che rallentavo ogni volta che passavo davanti alla porta della sua camera, un bambino con gli occhi furbi che sorride sempre, il fratello piccolo di un suo compagno di scuola, il compagno di banco di suo fratello. Ciao come stai? Ci sono io che la guardo mentre prende il sole.

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