Mio zio lo sapeva che il Karma e la signora Karma non ce l'avevano con lui. E adesso si che può dire non ce l'avevano con me allora. Quando non si crede in un Dio bisogna pur prendersela con qualcuno. Perché mio zio lo sapeva che non può sempre non essere serata per gli artisti. Quel gennaio così nero non poteva durare, non doveva direbbe mio zio se ci ripensa. Per fortuna lei. Per fortuna questo febbraio giallo continua a ripetersi mio zio, ci voleva davvero. E non è ancora successo niente, perché lo sanno tutti ormai, marzo sarà un mese tempestoso e succederà di tutto. Gli toccherà solo bere un po' di grappa perché non si può proprio rifiutare e tornare a guardar dipingere le colonne di giallo per ore. Spera di no mio zio, che delle colonne farebbe volentieri a meno. Mio zio non è più tipo da runner e servizi, l'ha capito ieri, né da feste che si sta in piedi. Mio zio la guardava tenere il coltello con il pollice e l'indice e ha capito subito di essere fortunato. Mio zio non è più quello che non sa nulla di geopolitica e non si sente più in colpa perché, in fondo, non è mai stato un tipo da muretto. Mio zio adesso è sereno, gli manca da pulire il bagno e tutta la sala però è sereno. Sembra estate. Oggi poi, anche la procrastinazione lo ha lasciato un po' stare. Il bagno. La sala. E come poteva fare. Farsi vedere nudo da Pino sarebbe stato inadeguato.
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