Mio zio fa sempre viaggi strani che poi nemmeno Lei si mette ad interpretarli perché sono troppi complicati. Lei chi? La più. Mio zio non sa proprio che cosa ci faceva in quel monastero buddista che poi tanto buddista non era perché c'era il marmo, c'erano le vasche con l'acqua cristallina e c'erano tutti che mangiavano invece di pregare. E le preghiere si è chiesto mio zio?! Pure mio zio doveva mangiare e non si sa perché. E' vero che sì, c'erano le montagne hymalaiane e la neve ma non sempre una montagna fa l'abito giusto. Quello che non capisce mio zio è perché non finiscono mai questi viaggi, non si concludono mai questi viaggi e in più mio zio era incazzato con qualcuno senza sapere bene chi è questo qualcuno e quindi non se la può prendere più di tanto. Mio zio non riesce a sapere mai come finisce la storia, né quando c'è la spiaggia, né tanto meno quando c'è tutta quella gente. Forse era meglio svegliarsi come l'altra mattina, al caldo, con quel buon profumo, cantando la canzone del gigolò.
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