24.1.11

Il muro non è stile

Mio zio guarda gli stivali e le calze e se l'aspettava, e guarda la gente intorno con gli stessi occhi per l'ultima volta, quando dice che è stato meglio così. Sicuro. Sicuro. Sicuro. Sicuro per una volta nella vita. Felice. Mio zio si sente bene oggi, si sente finalmente sollevato. Ci vuole stile. Mio zio d'ora in poi guarderà le mani della gente per capirne l'età, così ha imparato da La Più, ma non smetterà di guardare lo stile per capire tutto il resto. Lo stile non si impara, altrimenti, altrimenti sarebbe stato un tempo di scarpe sbattute per cambiare mondo dice mio zio. E sarebbe stato un mondo peggiore di quello che c'è adesso. Pfiu, tira un sospiro mio zio. Che cosa vuoi tu, stavolta, dice mio zio. Niente. Stavolta hai ragione tu dice lui, stavolta non puoi sentirti in colpa per questione di macchine, di gioielli o di lenzuola dice lui. Stavolta mio zio si sente bene oggi, si sente finalmente sollevato. Mio zio è contento di tutto quello che ha scelto. Bella direbbe qualcuno sorridendo.

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