1.9.08

Il gioco dei turisti

Io e i miei amici giochiamo a chi vede per primo un turista. Quasi ogni giorno. Ma non passano mai i turisti. Eccoli che ripassano. Eccoli eccoli eccoli. Lo diceva Pablito. Lo dicevo io dice Pablito. E adesso è lì che se la ride e che saltella in mezzo alla strada. Porca miseria. Ha vinto lui. Mezz'ora fa, io, Pablito e Miguelito stavamo inseguendo con lo sguardo Maria che stende i panni (Nora non le fa queste cose), quanto mi piace Maria e anche a loro, lei non ci vede perché noi ci nascondiamo, quando Pablito dice di aver visto passare due ragazzi in una macchina straniera per turisti stranieri. Una di quelle che papà dice che noi non ci possiamo comprare. A me non m'importa, a me non mi piace quella macchina, a me piace quella nera grande e con il simbolo biancoazzurro. Quella ce la possiamo comprare Papo? E comunque ma che dici Pablito, qui non passa mai nessuno, come dice mio padre, noi siamo fuori dal mondo. E' che di solito qui non passa mai nessuno, a parte Alvaro con il suo mulo e Nina che porta la frutta. E a parte i muratori che fanno le strade. Le strade però non le fanno quasi mai. I turisti mai però. Di solito non capita mai perché questa strada non va da nessuna parte, si perde in mezzo alla foresta e qui intorno ci siamo solo noi del paese. Io non mi ero nemmeno accorto, Pablito sì però, perché io stavo guardando Maria mentre stendeva i panni, quanto mi piace a me Maria. Sono passati da sinistra verso destra. Pablito non ti crede nessuno, nessuno ti vuole credere Pablito. E invece no. Ci siamo appoggiati al muretto sotto il mango verde e abbiamo aspettato, perché se sono passati da sinistra verso destra, come dici mio nonno, devono passare anche da destra verso sinistra. Era solo questione di tempo, aspettare per vedere quanto ne avrebbero impiegato per capire di aver sbagliato strada, per capire che o si torna indietro o si finisce inghiottiti dalle foglie o magari si finisce la benzina. Pablito era l'unico che sapeva per certo che sarebbero tornati un po' più sudati e stressati. Destra sinistra. Porca vacca. Pablito li aveva visti davvero. Loro passano sorridenti e ci guardano. Che cavolo c'avete da ridere. Avete fatto vincere Pablito, non c'è niente per cui essere felici direi. Ma cosa si vinceva? Boh. Per fortuna.

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