Mio zio si trova la bar per un caffé. Ha davanti a sé dieci tazzine. Il barista cortese gli dice scelga pure. Le spiego. Nella prima tazzina non c'è zucchero, nella seconda pochi granelli, nella terza una punta di cucchiaino e così via fino alla decima in cui ci sono due cucchiaini di zucchero. Dato che la differenza di sapore tra le tazzine consecutive non è percepibile, mio zio sa che non avrà preferenze tra le tazzine in generale. Ma la differenza di sapore sarà sicuramente percepibile tra la prima tazzina e la decima. Forse dovrei cominciare a prenderlo amaro il caffé.
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