Il principe Alberto di Monaco è in tribuna al Lobanovski mentre si guarda le scarpe. Ma non è per i piccoli fili d'erba sintetica che qui a Kiev ti rimangono appiccicati sotto le scarpe. Tutta questa strada in aereo per vedere la sua squadra perdere, che non è mai bello, è vero, dall'altra parte c'era chi c'era, però è seccante e le scuse non servono. Di fianco a lui c'è Igor Surkis, che guarda, anche lui, in basso però ride. E non c'è bisogno di dire niente perché basta la faccia del principe che si capisce tutto. E mentre lo stadio si sta svuotando lentamente e senza fare rumore, lui che rimarrà ancora lì per un po', ad aspettare, immobile, in piedi, in silenzio, per evitare facce deluse e per vedere se il freddo ucraino, che a muovere i piccoli fili d'erba sintetica non ce la fa proprio, ce la fa a spazzare via un po' d'amarezza.
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