La mia rivoluzione continua e continua a viaggiare in motorino, con sciarpa e guanti per non avere freddo che mica sono scemo. Quanto fa un euro e tredici di benza? Non lo so. Ma vado. Su e giù per Ancona, anche per portare un ribelle che ha avuto il coraggio di parlare davanti ai grandi senza tremare mai, un pochino sì ma non importa, che quando sale non ti stringe il braccio come un laccio emostatico e che scende e tira un gran sospiro di sollievo perché d'ora in avanti, qualcuno della sua età c'è e ricomincia a sentirsi al sicuro.
Su e giù per Ancona, a vedere, a capire come stanno andando le cose mentre la pioggia fa colare il rosso degli striscioni e nell'aula c'è un po' troppo ossigeno. Posso studiare qui? Certo che puoi. L'intervista è una scusa. Ho sempre detto che vado e vedo com'è.
Scusatelo. Scusatelo. L'unico modo per entrare è farsi strada tra i presenti, tra i protagonisti, anche quelli che non ne hanno proprio il merito,le porte sono piccole, tra la gente che vuole partecipare, la gente che vuole le manganellate. Ho capito, non sei costruttivo, vuoi due manganellate, ci sono tanti modi per averle.
E poi finisco a correre per i corridoi cercando non so che cosa, che cosa vuoi, questo, sto seguendo ebbasta, professore e comunicato, ma mi piace, gli occhi fissi e le narici spalancate a seguire la scia idrodinamica. Dov'ero io prima? Credo di essere qui solo per questo e mi affido alla sorte.
Poi però penso al mio vero obiettivo, ai messaggi sugli interruttori e ai kit da mensa. Penso che tutto dovrà finire. E questo, è l'unico modo per cui sia servito a qualcosa. Tranne al mio computer.
1 commento:
Carino il restyling!
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