Mi sveglio e sto dormendo addossato al muro. Ahia, non sento più il braccio perché ci sto dormendo sopra sostengono i medici riuniti. Non ha senso, mi dico, anche se nessuno nella stanza capisce le parole che pronuncio, visto che il letto è grande e vuoto e io che occupo una striscia ridicola di materasso. Perché non usare tutto lo spazio dico io?! Mi giro. Ahia, sento freddo alla schiena perché sono nudo e loro guardano. E il muro di mattina è ancora più freddo. Non ho nemmeno allontanato le coperte. Non era caldo. Non ha senso neanche stare a guardare le crepe nel pavimento sotto la finestra oramai. Ma perché lo fai allora?! E' così che il fumo entra in casa, piano piano, e si sentirà per il corridoio. Soffio. E lui entra. Si sentirà. Grazie, lo sapevo da me.
Mio zio fuma e non dice niente. Meglio così. Tutto vorrei in questo istante tranne sentirmi dire che sono un idiota. No, mio zio non è buono per un cavolo, e mi direbbe che sì, sei un idiota. Grazie zio. Per fortuna mio zio non dice che. Martedì zio?! Un fiore di oleandro. Mercoledì zio?! E' l'occasione giusta. Giovedì zio?! Rubalo senza farti vedere.
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